
Guida al Romics 2016

Che siate cosplayer o meno, non potete far finta di non saperlo: è in arrivo una delle più grandi manifestazioni italiane per gli appassionati del fumetto. Il Romics, che giunge alla sua ventesima edizione, si svolgerà presso la Fiera di Roma dal prossimo giovedì 29 settembre e si concluderà domenica 2 ottobre, e vedrà protagonisti assoluti, oltre il fumetto, anche l’animazione, i games, il cinema, l’entertainment e – naturalmente – il cosplay.
Gli organizzatori anche quest’anno hanno cercato di non deludere le aspettative dei moltissimi visitatori provenienti da tutta Italia (ormai il muro delle 200.000 presenze è stato abbondantemente superato), e hanno infilato nel programma omaggi ai supereroi Marvel, incontri con autori italiani e internazionali, anteprime, games, spettacoli, concorsi legati alla creatività e ai new media.
In questa breve guida cercheremo di prepararvi a godere al meglio dell’esperienza Romics, specie se avete poco tempo e dovete concentrare la vostra attenzione su pochi, mirati eventi.
1) Siete amanti del Giappone e della sua cultura? Questa è l’edizione che fa per voi.
Questo Romics vede come ospiti i Kamui e Mika Kobayashi.
I Kamui sono un gruppo giapponese fondato da Tetsuro Shimaguchi, e propongono spettacoli a base di katana.
Se il nome di Shimaguchi vi ricorda qualcosa, è perché ha coreografato i combattimenti per il film Kill Bill vol. 1“di Quentin Tarantino (oltre che avere un ruolo come attore durante la scena della banda Crazy 88’s).
Mika Kobayashi, invece, è la cantante j-pop internazionale celebre per le sigle di anime (Attacco dei Giganti, Gundam UC, Guilty Crown, Ao no Exorcist), e avrete l’occasione unica di vederla sullo stesso palco con i Kamui: la loro performance teatrale a base di katana e la voce della cantautrice giapponese saranno uno spettacolo imperdibile, ma attenzione: si esibiranno solo venerdì 30.
2) Ospiti a non finire.
Quest’anno, gli organizzatori si sono superati e hanno introdotto nel programma del Romics un numero record di ospiti (QUI trovate l’elenco completo): tra i tanti, vogliamo segnalarvene cinque:
Gabriele dell’Otto. Classe 1973, copertinista e disegnatore per Sergio Bonelli Editore (Dylan Dog, Orfani), Marvel Comics (Secret war, X-Force: Sex And Violence, Avengers annual, Avenging Spider-Man, Amazing Spider-Man: Family Business).
David Lopez. Spagnolo classe 1975, ha creato nel 2001 – assieme a Peter David – il personaggio di Fallen Angel per DC Comics. Dal 2006 al 2008 gli viene affidato il personaggio di Catwoman, finché Marvel non se lo piglia con sé a disegnare Occhio di Falco & Mimo, Mystic (una miniserie candidata agli Eisner e agli Harvey Awards), la nuovissima Capitan Marvel & I Carol Corps (collegata al maxi evento Secret Wars) e, oggi la nuova versione tutta la femminile di Wolverine.
Paolo Barbieri. È uno degli artisti italiani più contesi all’estero: ha realizzato copertine per centinaia di scrittori del calibro di Michael Crichton, Clive Clusser, George R. R. Martin, Umberto Eco, Wilbur Smith e ha firmato tutte quelle dei libri della scrittrice fantasy Licia Troisi. Naturalmente, Paolo è attivissimo anche nel campo del fumetto (Mondo Emerso, edito da Panini Comics) e nell’animazione (Aida degli alberi).
Alyah (Alessandra Patanè). Dovreste proprio cercare di incontrarla e di farci quattro chiacchiere, perché Alessandra potrebbe essere chiunque di voi: nata in Sicilia ma emigrata quasi subito, si è riciclata in cento lavori diversi (cameriera, centralinista e addetta alle pulizie prima e poi, finalmente, grafica, illustratrice e colorista) prima di diventare fumettista col suo primo webcomic: Greedy Flower. Oggi, Alyah è pubblicata da Shockdom, vi aspetta al loro stand e rappresenta “quella qualsiasi che ce l’ha fatta”.
Midori Yamane. A vederla, sembra una gentile signora giapponese, con tanto di kimono, che sembra capitata per caso al Romics. Invece Midori è una lettrice di manga sin da bambina, e oggi curatrice della collana Manga Book (Kawama Editore) e docente del Master in Narrazione e Tecniche Manga presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma. Tutti i pomeriggi, dalle 16 in poi, sarà disponibile al loro stand (padiglione 7) per eseguire ritratti manga.
3) Una galleria di espositori mai vista.
Inutile negarlo: pur con tutti suoi (innegabili) difetti, il Romics può vantare cifre da record per quanto riguarda l’affluenza dei visitatori, e questo significa enorme visibilità per tutti gli addetti del settore: editori, collezionisti, fumetterie, negozi di merchandising, videogiochi, gadget e tutto quello che ruota attorno al mondo del fumetto, dell’animazione e dei videogame hanno tutti, chi grande, chi minuscolo, il loro stand al Romics.
Magari molti di voi avranno la loro fumetteria di fiducia, ma al comics l’offerta è veramente gigantesca: c’è moltissimo materiale fuori catalogo che editori ed espositori tirano fuori apposta per l’occasione, e potrebbe essere l’occasione buona per completare le vostre collezioni. Anche l’offerta nell’usato potrebbe farvi scovare delle “perle”, quindi il nostro consiglio è dedicare anche solo pochi minuti a ciascuno stand. Alcuni praticano particolari sconti fiera, e potreste imbattervi in occasioni irripetibili.
4) I cosplayer.
State leggendo un articolo su Cosplay Hub, quindi… che ve lo diciamo a fare. Tutti i cosplayer del centro Italia (ma anche oltre) finiscono col convergere inevitabilmente al Romics, anche se la sua vicinanza con le date del Lucca Comics costringono molti di loro a fare una scelta tra i due eventi… ma stiamo comunque parlando di migliaia di ragazzi e ragazze in cosplay, tra quelli che scalpitano per sfilare sull’enorme palco di Romics e quelli che si accontentano degli spazi tra i padiglioni, i camminamenti sospesi e, naturalmente, le due grandi aree in prossimità delle pareti a specchio.
Anche quest’anno il Romics ospiterà la competizione del Romics Cosplay Award che prevede per i vincitori la partecipazione alla gara mondiale del World Cosplay Summit di Nagoya, quindi se sono i costumi da Grand Prix che vi interessano, bazzicate la zona palco e non resterete delusi.
Da non dimenticare, per gli appassionati di Star Wars, la presenza della la 501nesima Legione (se parteggiate per l’Impero), della Saber Guild e della Rebel Legion (se siete con i ribelli e adorate i combattimenti con le spade laser).
5) Suggerimenti pratici vari.
Il Romics non è una fiera perfetta: deve far fronte a problemi organizzativi enormi, e non tutto funziona a dovere. Chi vi ha partecipato anche solo una volta, lo sa bene.
Chi, come noi, è un “veterano” della manifestazione, però, può fornirvi qualche “dritta” per sopravvivere all’esperienza nel migliore dei modi.
• sarà banale, ma cercate di visitare la fiera nei giorni meno affollati. Il giovedì e il venerdì sono i giorni più indicati per visitare con calma gli stand e fare acquisti, e sono anche i migliori per le famiglie (specie con bambini piccoli al seguito).
• Se arrivate col treno locale, ricordate che l’ingresso della fiera dista comunque un chilometro a piedi dalla stazione. La stazione è dotata di parcheggio di scambio, ma non è presente nessun servizio per i passeggeri: niente biglietterie (munitevi quindi di biglietti di andata e ritorno già alla partenza), punti ristoro o sale d’attesa. Niente di niente. Uomo avvisato.
• Un’altra parola sui treni. Sono affollati.
Parecchio affollati. Più affollati che la metro nell’ora di punta. Tenetelo ben presente, se partite da casa con cosplay delicati o con parti che possono rompersi o sporcarsi facilmente. Arrivare in fiera col costume danneggiato o sudicio di pedate prima ancora di entrare è un’esperienza che vorremmo vi risparmiaste, quindi… partite con più anticipo possibile. I cancelli aprono alle dieci in punto.
• Da QUESTO link scoprite come raggiungere la fiera se siete in auto, sia che proveniate da Roma, dall’aeroporto, dal Nord Italia o dal Sud. Ricordate che il parcheggio è sì grande, ma del tutto incustodito (nonostante costi cinque euro al giorno)… e i furti avvengono. Non lasciate niente di prezioso in auto.
• In fiera troverete da mangiare da bere, naturalmente, e i punti di ristoro non mancano: dalle robe confezionate ai chioschetti che vendono ramen caldi c’è parecchia scelta, ma rassegnatevi a lunghe file e prezzi non proprio popolari per acquistare cibo e bevande con cui tirare fino a sera. Il nostro consiglio? Portatevi qualcosa da casa. Risparmierete, eviterete le file e mangerete meglio (certo, se siete cosplayer è più complicato, ma se chiedete ai vostri accompagnatori di infilare un panino nello zaino non ne faranno un dramma. Se lo fanno, cambiate accompagnatori).
• Portatevi denaro contante. Moltissimi espositori non hanno il POS, e non accettano pagamenti col Bancomat. In fiera esistono solo due sportelli Bancomat (ubicati all’ingresso Nord, dietro le biglietterie) e rimangono a secco in brevissimo tempo.
• Un’altra banalità: comprate il biglietto on line. Costa 10,25 euro (giornaliero) o 22,55 (per tutti e quattro i giorni). Potete farlo da QUI, dovete avere una carta di credito o una Postepay e registrarvi al servizio di Vivaticket.
E, sì, è una rottura. Ma molto meno che mettersi in fila sotto il sole per un’ora, fidatevi.
• Quando decidete di andare via, fatelo alla chetichella.
Possibilmente, precedendo la massa. Se, viceversa, passate le sette e mezza di sera vi metterete sulla strada del ritorno come tutti gli altri, resterete imbottigliati nel (già citato) parcheggio. Garantito. Sarete stanchi morti, assetati, affamati, bisognosi di una doccia e di togliervi il costume e il trucco, e invece sarete bloccati in macchina assieme tanti altri sventurati come voi.