Una nuova direzione per il cosplay in Italia: Volta in Cosplay 2018
Volta in Cosplay 2018 è un evento unico nel panorama italiano. Ne è la prova il consenso e l’affluenza ricevuta. Per due giorni abbiamo radunato quasi tutti i migliori, persone che arrivano da tutta Italia.
Pochi giorni fa, nel comune di Volta Mantovana, si è svolto un evento, ideato non a caso da un fotografo, destinato a cambiare il panorama della fotografia cosplay in Italia in una maniera così profonda da spingerci a fare una riflessione sulla relazione, quasi simbiotica, che esiste tra cosplay, fotografia e eventi.
Come puó svilupparsi infatti il movimento cosplay in Italia se non si sviluppano anche la forma di comunicazione e il contesto con cui esso viene raccontato?
Eppure oggi sono poche, pochissime, le fiere che mettono a disposizione spazi dedicati alla fotografia ed è evidente quanto questo non sia sufficiente per chi si approccia alla fotografia e al cosplay con l’obiettivo di migliorare i propri risultati.
Galleria fotografica
Prima parte
L’album fotografico completo è disponibile sulla pagina Facebook dell’evento.
Da questa esigenza, prendendo spunto dall’esperienza maturata durante la partecipazione a eventi internazionali come Fotocon e Pixelmania, Marco Tramonte ha ideato Volta in Cosplay.
Marco, ci descrivi cosa è Volta in Cosplay
Volta in Cosplay 2018 è un evento unico per il panorama italiano, inteso per dare la possibilità a fotografi e cosplayer di organizzare dei set fotografici fornendo loro le locations adatte, e tutto il supporto necessario ad organizzare dei set fotografici dedicati. Grazie al patrocinio del Comune fotografi e cosplayer hanno avuto accesso ad una serie di location, tutte raggiungibili in pochi minuti. Tutte le location potevano essere visionate anticipatamente grazie ad una mappa interattiva nella quale ho inserito il materiale fotografico necessario ai fotografi per farsi un’idea del luogo. E grazie alla mappa interfacciata a Google Maps anche il tempo necessario al raggiungimento delle location è stato ottimizzato. Non mi sono limitato a trovare dei luoghi più o meno aperti al pubblico, ma ho anche coinvolto nel progetto un gruppo di speleologi grazie ai quali i set fotografici sono stati organizzati anche in luoghi normalmente impossibili, ma accessibili per l’occasione grazie alla messa in sicurezza dei nostri speleologi. Ho pensato anche ai cavalli, grazie alla collaborazione con un maneggio che ha messo a disposizione cavalli, calessi e tutto il personale adatto alla gestione.
Insomma, Volta in Cosplay 2018 è un evento creato per permettere a fotografi e cosplayer di creare arte!
Ci racconti di come è nata questa idea?
Volta in Cosplay 2018 si è evoluto da un’idea che mi frullava in testa già da molto tempo: dare la possibilità ai fotografi di rendere il giusto merito a cosplayer che creano costumi meravigliosi.
Io partecipo alle “fiere del fumetto” da moltissimo tempo, Lucca Comics, per fare un esempio, l’ho vista non proprio dagli albori ma quasi. Con l’avvento di internet sono cambiate moltissime cose e probabilmente la motivazione di vendita e scambio cui erano dedicate sarebbe piano piano svanita. Sono convinto che una delle cose che principalmente ha salvato le fiere del fumetto sono stati proprio i cosplayer, che con la loro presenza creano all’interno delle fiere uno spettacolo unico e coinvolgente! Purtroppo in Italia l’organizzazione di quasi tutti gli eventi, salvo rarissimi casi, non considera proprio l’apporto dei fotografi amatoriali che seguono gli eventi. Si limitano a organizzare qualche contest per i cosplayer, qualche premio, e sfruttare il fatto che le fiere li attirino naturalmente. Risultato: poter scattare decentemente nella maggior parte degli eventi fieristici italiani è un’ardua impresa!
Lo scorso anno partecipai ad un evento in villa dedicato ai cosplayer, mi venne l’idea di crearne uno anche nelle mie zone, e lo feci. Il primo Volta in Cosplay si tenne esclusivamente a Palazzo Gonzaga, sempre grazie al patrocinio del Comune di Volta Mantovana, e mi limitai ad invitare una quarantina di cosplayer e una trentina di fotografi, per un giorno, e senza che si organizzassero prima. Più semplicemente diedi ai fotografi una lista dei cosplayer presenti con relativi costumi per permettergli di aver un’idea in anticipo di quello che li aspettava. Nulla di più.
Con Volta in Cosplay 2018 mi sono spinto molto oltre, grazie alla partecipazione al Fotocon in Polonia nuove idee si sono aggiunte, e ho potuto sviluppare un progetto molto più ampio.
Quante richieste di partecipazione avete ricevuto?
Non posso dire quante iscrizioni abbiamo avuto, ma sono state veramente tantissime. I fotografi hanno intuito istantaneamente le potenzialità dell’evento, e molti cosplayer li hanno seguiti a ruota. La cosa più sconcertante è che non è stato quasi pubblicizzato sui soliti canali, anzi, ma sono stati i fotografi stessi a passare parola e coinvolgere moltissimi altri fotografi e cosplayer.
Mi rammarico di non aver potuto accettare tutti, ma l’evento fin dall’inizio era inteso per un numero limitato di partecipanti, e non era possibile accettare tutti.
Quali sono stati i criteri di selezione per cosplayer e fotografi?
Un solo criterio, esclusivamente qualitativo! L’idea era fin dall’inizio quella di creare un evento di altissima qualità con i migliori cosplayer e i migliori fotografi italiani riuniti nello stesso evento e devo dire che l’obiettivo è stato centrato in pieno. A tale scopo ho selezionato nove persone, un gruppo con gusti eterogenei, che mi desse un giudizio su tutti gli iscritti, giudizio basato esclusivamente sulla qualità del loro lavoro. Organizzare un evento cosí richiede un notevole impiego di sforzi e di tempo. Volevo farlo bene con una cura certosina e non lasciando nulla al caso, per tale motivo ho dovuto limitare i selezionati e per lo stesso motivo sono stati scelti i migliori. Mi rammarico per gli esclusi, posso solo sperare che ciò li sproni a migliorare per il prossimo anno.
Avete fatto le cose in grande, rendendo accessibili location importanti e mettendo a disposizione anche un team di speleologi. Come è stata accolta questa iniziativa dal comune di Volta Mantovana?
Il Comune di Volta Mantovana, che patrocina l’evento, è uno dei pochissimi comuni che puntano realmente a promuovere il paese, le sue attività e i suoi cittadini. La mia più grande fortuna quando ebbi la mia idea la prima volta, fu incontrare una persona senza la quale probabilmente tutto cio’ non sarebbe stato possibile, Michele Sartori, consigliere comunale ai Servizi Sociali e al Progetto Giovani. Grazie sopratutto a lui e al suo appoggio sono riuscito a creare Volta in Cosplay 2018, mi ha aiutato a dare forma al progetto, mi ha dato consiglio quando è stato necessario e mi ha supportato quando stavo per mollare. Ovviamente con un’amministrazione come quella di Volta Mantovana, ogni iniziativa di promozione del Comune viene ben accettata e gradita.
In Italia ci sono eventi cosplay ogni mese, se non ogni settimana, perché avete sentito il bisogno di organizzare questo nuovo evento?
Perché eventi cosi non ne esistono! Volta in Cosplay 2018 è un evento unico nel panorama italiano. Ne è la prova il consenso e l’affluenza ricevuta. Per due giorni abbiamo radunato quasi tutti i migliori, persone che arrivano da tutta Italia. Molti di loro si sobbarcano un viaggio lungo e impegnativo. Evidentemente sentivano la mancanza di un’iniziativa del genere, e noi gliel’abbiamo data!
Galleria fotografica
Seconda parte
L’album fotografico completo è disponibile sulla pagina Facebook dell’evento.
Chi ama questo mondo non può che augurarsi che Volta in Cosplay abbia tracciato un solco e che altri eventi possano seguire questo esempio. È un’opportunità, e al tempo stesso un monito, anche per le organizzazioni fieristiche. Il movimento Cosplay in Italia è cresciuto e maturato molto negli ultimi anni, mentre lo stesso non si può dire dell’offerta in fiera per chi fa fotografia cosplay. Se le fiere non riusciranno a rinnovarsi, con il tempo rischieranno di vedere scemare, più o meno lentamente, la partecipazione di cosplayer e fotografi.
A Volta Mantovana però è successo anche dell’altro, un aspetto forse sottovalutato inizialmente ma sicuramente atteso e cercato dall’organizzazione. Senza fare retorica da libro Cuore, ma raccogliendo le testimonianze dei partecipanti, l’evento è riuscito a creare e a solidificare una nuova idea di community caratterizzata dalla collaborazione attiva tra tutti i partecipanti al fine di creare qualcosa di memorabile.
Per concludere, il racconto che Gaia Giselle, cosplayer e YouTuber tra le più note, ha pubblicato sul suo canale dopo la partecipazione all’evento.