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NieR: Automata

NieR: Automata

Se è vero che i videogiochi diretti fino ad ora da Yoko Taro non vantavano di qualità eccelse, con il secondo capitolo di NieR: Automata invece, assistiamo ad un lavoro veramente ben fatto: ottimi elementi narrativi –a tratti drammatici e brillanti–, caratterizzato da una delle colonne sonore migliori e mai realizzate per un videogame.

L’autore, che non ha mai esitato nello scrivere di temi non consoni ad un videogames (trattando di cannibali, ermafroditi, pedofili.) non si tira indietro nemmeno questa volta. NieR:Automata è un gioco talmente dark da avvicinarsi alle atmosfere cupe della serie del Trono di Spade.

Nonostante la storia non sia il punto di forza maggiore (il primo capitolo vanta una trama migliore a nostro avviso) va comunque elogiata: il gioco di NieR:Automata nel complesso è di maggiore qualità, sfoggiando anche un RPG action epocale.

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Gameplay

Sarà differente di campagna in campagna. Senza svelarvi troppo, NieR: Automata è un gioco che richiede di essere finito più volte per concedere un finale soddisfacente.
La varietà del gameplay lo rende già di suo interessante. Alterna fasi in stile platform, combattimento 2D (simili ai picchiaduro) e Danmaku (stile sparatutto).
Eccelle in fluidità nelle manovre difensive e negli attacchi, semplici ma combinabili, specie durante i boss estremamente scenici.  Nel complesso risulta quindi coinvolgente ed adrenalinico.

Un parallelepipedo d’acciaio fluttuante

Durante la nostra avventura, avremo accanto a noi un robottino fluttuante che sembra essere una semplice arma a distanza ma che si dimostrerà dotato di poteri complessi adattabili alle molteplici situazioni, anche a livello di supporto e barriere protettive.

Da qui entra in gioco l’elemento ruolistico, come la personalizzazione del chip, permettendo di potenziare l’attacco e la difesa allo scopo di ottenere vari bonus. Alla componente di combattimento si alternano battute e ironie di fondo in brevi periodi tra uno scontro e un altro.
È vero che nel primo NieR le battaglie erano più tattiche ed ostiche. In questo capitolo invece, grazie anche ai Pod, risultano molto più facili da superare. Se siete quindi amanti delle sfide settate tutto in modalità hard, dove potrete giocare in modalità di puntamento manuale.

Tirando le somme riguardo la differenza all’interno del combattimento, ci sembra sia una versione rielaborata e corretta della precedente.

NieR:Automata, ogni rosa ha le sue spine

Nier: Automata

Tra le poche pecche vediamo dalla parte grafica una bassa qualità delle texture e dei poligoni, un campo visivo molto limitato e una vegetazione con grafica antiquata. Probabilmente un lavoro affrettato di ottimizzazione ha dettato un frame rate instabile. Per fortuna, a renderlo spettacolare ci pensano le animazioni fluide e le scelte stilistiche azzeccate, oltre alla splendida colonna sonora di Okabe.

Concludendo, Nier: Automata non sarà un titolo perfetto ma un gioco che lascerà il segno.

Scheda tecnica

Piattaforma: PC, Play Station 4
Genere: Action RPG
Data di uscita: 10 marzo 2017 (PS4) – 17 marzo 2017 (PC)
Sofware House: Platinum Games
Distribuito da: Square Enix


 
Cosplay corner

Nier: Automata

Pronti per realizzare il cosplay di NieR: Automata? Questo costume dal fascino dark e la sua carismatica protagonista hanno già conquistato molteplici cosplayer da tutto il mondo e altrettante ne vedremo con l’uscita di questo secondo capitolo.
Una tra le versioni più accattivanti è quella di Helly von Valentine .

Realizzare questo cosplay non sarà troppo complicato per chi ha dimestichezza con la sartoria, ma è davvero importante prestare attenzione ai dettagli, soprattutto nei ricami.

Come stoffa principale, il gioco suggerirebbe un vellutino nero o un cotone pesante a cui potete cucire della stoffa accuratamente orlata sul petto.
La parte minore, invece, sono gli accessori quali benda, fasce e parrucca.

La spada richiederà, invece, un’attenzione particolare nella lavorazione. Per realizzarla vi consigliamo una base di polistirene dove inserire, forando il materiale, un bastone per creare il manico. Potete rivestire il tutto di foam o scegliere cosa coprire e cosa lasciare senza rivestimento.
Il polistirene potete trovarlo nei negozi di bricolage a un costo molto contenuto.

Tagliate la forma con un taglierino, affilatelo e poi levigate la superficie con della carta vetrata sottile. Una volta decisa la forma finale, per proteggere il materiale e togliere le porosità procedete con una soluzione di colla vinilica e stucco da spennellare sulla superficie. Una volta asciugato, date un’altra mano di carta vetrate e passate al colore. Il colore finale potrà essere protetto da più strati di colla vinilica o un protettivo per vernici che potete acquistare in ferramenta.

Questo personaggio sta divenendo un vero e proprio tormentone ispirando non solo cosplayer, videogiocatori  ma anche disegnatori. Vi lasciamo quindi con un interessante timelapse di una fan art firmata Albert Urmanov.

 

 

 

 

 

Circa l'autore

Crystal e Francesco

Crystal: "Il tempo per giocare non è più molto, ma la sera, quando si è stanchi, c'è un buon modo per sognare e rilassarsi: bibita e patatine davanti ai miei game preferiti!" Inguaribile sognatrice, persiste nell'inseguire gli ideali di un mondo perfetto così com'è nelle favole e nei giochi. Cantante, fotografa e cosplayer, sin da piccola appassionata di videogame e delle emozioni che riuscivano a comunicarle, ama vivere in una realtà "alternativa", che decide di avere o di non avere nel momento in cui è giusto staccare o spegnere la console. Diplomata al Liceo Scientifico, ha frequentato la "NUCT " (scuola di cinema e televisione) presso Cinecittà. Successivamente ha seguito diversi corsi di fotografia. Attualmente dà lezioni di canto, dopo aver studiato per diversi anni e aver frequentato numerosi stage. Compone i testi delle sue canzoni ed è vocalist di due band, una Rock e una Metal. Ha recentemente preso parte in qualità di cantante e cosplayer al programma televisivo "Ciao Darwin" e prodotto alcuni tutorial riguardanti il cosplay su riviste online. Crescendo ha continuato ad allargare il suo numero di interessi, cercando di ampliare le sue conoscenze artistiche. Non si sa mai abbastanza per smettere! Così continua ad indagare sul mondo e a cercare modi per stupire e che la stupiscano a loro volta. Francesco: Cresciuto guardando i suoi fratelli giocare alla playstation senza poter prendere un joypad in mano. Stufo di non poter giocare, ha fatto di tutto per vivere di quei mondi fantastici. Addestrato a resistere svariate ore davanti agli schermi non ha potuto fare a meno di appassionarsi al mondo videoludico e a ciò che ne concerne. Diplomato in grafica pubblicitaria, autodidatta della grafica 3D, della programmazione e del Game Design ha lavorato come Grafico/Programmatore presso la start-up innovativa "Oniride" che si occupa di creare esperienze in VR (Realtà Virtuale) ed AR (Realtà Aumentata), utilizzando le più avanzate tecnologie in circolazione quali Oculus Rift, Gear VR e Leap Motion, per citarne alcuni. Lavora attualmente come grafico indipendente e continua a studiare Game Design utilizzando i game engine Unity 3D e Unreal Engine 4.


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