Tamara è Lightning, un cosplay più reale che mai
Nickname: Tammy Cosplay
Nazionalità: Italiana
Cosplayer dal: 2010
Tammy Cosplay, cosplayer romana che ha ulteriormente alzato la qualità dei suoi lavori con la sua ultima realizzazione, ovvero il personaggio di Lightning (seconda protagonista femminile di tutta la serie di Final Fantasy) da Lightning Returns, oggi si racconta nella nostra intervista.
Ciao Tamara, partiamo subito complimentandoci per la tua ultima fatica, ovvero Lightning, con cui ti sei aggiudicata due premi al CUSplay Pisa proprio in questi giorni e sei stata condivisa su diverse pagine on line. Com’è stato impersonare una delle ultime eroine targate Square Enix e quanto tempo hai impiegato per confezionare il costume?
Adoro il personaggio di Lightning e l’universo di Final Fantasy in generale. Finalmente sono riuscita anch’io ad indossare i panni di uno dei personaggi di questo videogioco e mi ha regalato tante soddisfazioni, ma mi è costato anche molto lavoro, (un anno in tutto, con varie riprese): per questo lo amo e lo odio al tempo stesso! Questo cosplay è da considerare davvero come un puzzle. Per una buona riuscita dell’insieme, ogni pezzo deve incastrarsi perfettamente con gli altri, altrimenti si rischia di non riuscire a indossarlo! Come prima cosa, scriverò la classica frase fatta: «La scelta dei materiali è fondamentale». Quindi, rimandate l’inizio dei lavori piuttosto che accontentarvi.
Partiamo dalle stoffe, quindi dal vestito.
Per rendere l’effetto del disegno originale ho optato per cotone ed ecopelle con colori e trame quanto più somiglianti possibili: devo ammettere di avere avuto molta fortuna nel trovare stoffe con colori molto simili all’originale… Per essere sicura di fare la scelta giusta, compro sempre le stoffe direttamente in negozio, mai online. Solo pochi pezzi sono stati acquistati e riadattati: i leggings, per esempio, li ho acquistati e poi tagliati e ricuciti… ho provato a cucirli con l’ecopelle ma come potete immaginare avevo zero mobilità.
Anche per gli stivali ho avuto parecchia fortuna. Ne avevo un paio molto simile che non indossavo più: anche questi riadattati.
Passiamo alla parte pratica. Come prima cosa mi sono dedicata al corpetto e partendo da questo ho potuto lavorare tutti gli altri pezzi. Ripeto: ogni pezzo doveva incastrarsi con il successivo, quindi ho dovuto concentrarmi su un pezzo alla volta… capite ora perchè facevo molte pause?! Per la noia, ovvio! Sicuramente anche voi saprete cosa vuol dire ritrovarsi a fare un singolo pezzo anche 3-4 volte e non potersi dedicare a cose nuove per rompere la routine! Per le armature invece ho utilizzato i classici materiali, forex e foam, mentre per la spada –ahimè– il legno… Su quest’ultima ho due consigli: 1. fate tante flessioni 2. non utilizzate il legno… E su questo è stato preziosissimo l’aiuto del mio ragazzo che con tanta pazienza si è messo lì e ha creato due meraviglie. E mentre io mi dannavo sul vestito, lui si divertiva con le armi… Mi raccomando, non dimenticate tanto vinavil, tanta colla a caldo, tanti calli per cucire l’ecopelle, ma soprattutto tanti progetti alternativi… XD
Da quanto fai parte del mondo cosplay e quanti costumi hai realizzato finora?
Ho iniziato nel 2010. Erano anni che frequentavo le fiere del fumetto, e ad un certo punto non mi è bastato più partecipare come semplice spettatrice. Volevo dare anch’io il mio contributo! Quattordici, invece, sono i costumi realizzati: pochini in effetti, ma sono quindici se consideriamo Lois Griffin portata ad una festa in maschera… ihihih!
Qual è l’origine di questa passione?
Leggo manga fin da bimba. Durante l’estate mi divertivo a disegnare le copertine di quelli che leggevo: Dragon Ball, Ranma ½, Gokinjo Monogatari… Le fiere del fumetto sono diventate l’occasione per comprare gadget dei miei personaggi preferiti. Ma perché accontentarsi di disegnarli o collezionarli se puoi viverli?
La cura nel produrre i tuoi costumi ti ha sempre distinta oppure è cresciuta con te nel corso del tempo?
Per i primi cosplay, lo ammetto, mi sono accontentata di un risultato per me poco soddisfacente ma, da vera maniaca del dettaglio quale sono, dentro mi strappavo i capelli! Ora non indosso un costume finché non lo reputo (io) perfetto: è più forte di me!
Sappiamo che hai un lavoro che ti occupa a tempo pieno ma, nonostante questo, riesci a preparare cosplay che non mancano di dettagli e precisione. Qual è il segreto?
Rinunciare a vivere il week-end… e avere un fidanzato che è un santo! Si sacrifica e si rinchiude in casa con me per lavorare sui miei cosplay. Ora capite perché finora ne ho sfornati così pochi?
Qual è stato il cosplay più difficile che tu abbia realizzato e quello più scomodo che tu abbia portato in fiera?
Il più difficile è stato Lightning. All’inizio ho pensato: dai è fattibile, in fin dei conti sono pochi pezzi… sì, come no! È un puzzle in 3d!! Il più scomodo, invece, è Strength: provate a sistemarvi la parrucca con quelle mani…
C’è un costume che hai realizzato che vorresti rifare perché non ne sei rimasta particolarmente soddisfatta?
Sì, Nico Robin, versione Enies Lobby. Ogni volta che l’ho indossato c’era qualcosa che non funzionava. Infatti ho pochissime foto di questo cosplay, pur essendo uno dei miei preferiti.
A quali fiere parteciperai prossimamente e quali cosplay hai in programma?
Sicuramente non mancherò al Romics. Poi vorrei andare al Cusplay, almeno per ritirare il premio :P, e mi interessano anche la Festa dell’Unicorno e il Lucca Comics. Tra i next ho sicuramente Yennefer. Poi vorrei riuscire a portare Widowmaker prima che la moda passi e creare un original per Vinci. Riuscirò a fare tutto? Non credo, vedremo…
Cosa ne pensi delle tue colleghe cosplayer italiane? Sarebbe interessante metterle a confronto con quelle straniere e capirne le differenze, in questo caso dal tuo punto di vista.
Indubbiamente anche noi abbiamo delle cosplayer (ma anche maschietti) che meritano davvero un inchino! Alcune sono fenomenali. Differenze con quelle straniere, in termini di bravura, non ne vedo. Forse a mio avviso hanno poca visibilità. All’estero un cosplay ben fatto fa il giro del web anche se il/la cosplayer non ha molti “like”. Qui in Italia la mia sensazione è che siano “oscurate”. E qui mi fermo per non dar vita a (ormai ben noti) flame.
Per ultimo vorremmo chiederti: qual è il cosplay dei tuoi sogni, che ti piacerebbe realizzare se potessi?
Se rispondessi «Un cosplay indimenticabile, che faccia esclamare “wow!”», risulterei scontata? Comunque, non ho un personaggio preciso in mente al momento; sicuramente vorrei riuscire a creare un’armatura elaborata.