
Recensione: l’orgoglio di Baghdad

Oggi Cosplay Hub recupera per voi un fumetto non recentissimo, ma che di certo merita tutta la vostra attenzione: pubblicato nel 2007 da Planeta DeAgostini, l’Orgoglio di Baghdad è probabilmente una delle più belle graphic novel in cui possiate imbattervi.
È una storia ispirata ad un fatto realmente accaduto: nella primavera del 2003, durante il bombardamento causato da un raid americano, un piccolo branco di leoni scappò dallo Zoo di Baghdad .
I quattro leoni vagarono a lungo in un disperato tentativo di sopravvivere per le strade della capitale irachena devastata, del tutto incapaci di orientarsi in un ambiente tanto alieno alla loro natura, confusi, affamati… ma finalmente liberi.
Può un racconto costruito su un episodio apparentemente insignificante come la fuga da un zoo di quattro leoni trasformarsi in poesia pura, rubando la scena ad un evento tragico e di primo piano come la seconda guerra del Golfo?
Ebbene, nelle mani del fumettista americano Brian K. Vaughan (autore di numerosissime storie per Marvel, DC comics, Dark Horse nonché sceneggiatore televisivo per Buffy, Lost e Under the Dome), il miracolo accade, eccome.
Vaughan spinge forte sul pedale del parallelismo tra i quattro leoni protagonisti e il popolo iracheno, anche lui, come i felini prigionieri, vittima di una dittatura che soffocava ogni libertà.
L’arrivo degli americani ‘liberatori’ stravolge tutto.
Anche all’interno del piccolo gruppo di leoni sembrano emergere due correnti di pensiero (insite nel popolo iracheno sottomesso): da una parte, chi gode della comodità del guardiano/protettore, e dall’altra chi sogna di evadere fuori dalle mura, sostenendo i più deboli, accanto i diversi, uniti nel nome della democrazia e della libertà.
I “liberatori” americani col loro intervento portano il caos, e i leoni in fuga dalle mura distrutte del loro zoo capiranno molto presto che il passaggio tra la loro vecchia vita di prigionia e quella nuova, rilucente di speranza, è segnato da una cruda lotta per la sopravvivenza.
In questa graphic novel non troverete assolutamente nulla di disneyano: il il re della giungla non viene umanizzato per impartire lezioni morali ai bambini o stratagemmi del genere… ma ogni pagina è comunque pervasa di una magia speciale. La loro avventura si trasforma in dolore, dove i veleni del passato vengono sputati fuori allestendo il presente come terreno fertile per le radici di un disorientato futuro.
Il bravissimo disegnatore Niko Henrichon illustra magnificamente, attimo per attimo, la fuga del cucciolo Ali, di sua madre Noor, del coraggioso Zill e di Safa, leonessa con un solo occhio, ma dalla grinta indomabile.
Ogni tavola è un piccolo capolavoro: dettagli raffinati, colori vivi, suggestione nelle figure e nei loro movimenti. È un’opera a metà tra il servizio di un reporter e gli acquerelli infuocati di un artista. Mai melensa, ma potente, vibrante, sentita. Profondamente commovente, da leggere assolutamente.
Non è più di facilissima reperibilità, ma se siete fortunati lo trovate in libreria e in fumetteria a 15 euro.
Commovente
93%
Summary Tratto da una storia vera, dove l'uomo è solo una comparsa...