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I 5 errori più comuni quando si inizia a fare cosplay

I 5 errori più comuni quando si inizia a fare cosplay

1. È una roba facile

Che ci vuole? Non è tanto diverso dal Carnevale: la maggior parte del “travestimento” si può comprare già pronta su eBay o in qualche negozio di cineserie. Si assembla il tutto, si condisce con un po’ di trucco fatto in casa ed eccoci pronti.

X-men cosplay

Realtà: è un approccio sbagliato fin dalle fondamenta. Se questa è la vostra idea di fare cosplay, limitatevi al Carnevale, quella è la vostra dimensione.

2. Tutto si può fare

I robottoni combattenti di Pacific Rim? Non c’è problema. Un alieno persino più terrificante di quello di Giger e Ridley Scott? Ma certo. L’armatura di Iron Man usata per menare mazzate a Hulk? Ottima idea. Magari c’è un po’ da sbattersi in più, ma perché no? Com’è che dicevano in quel film? Si. Può. Fare.

Hulk Buster Cosplay

Realtà: non tutto si può fare. O, meglio, si può solo investendo un mucchio di soldi e ingaggiando professionisti di più discipline (costumisti, scenografi, ingegneri, specialisti in make-up prostetico, eccetera). Specialmente se siete alle prime armi, iniziate con qualcosa di non troppo impegnativo e che, magari, è già stato realizzato con successo da qualcun altro.

3. Posso impersonare chiunque

Quello che conta è lo spirito, giusto? E farsi quattro risate. Non importano cose come la statura, il fisico, l’età: altrimenti, il cosplay potrebbero permetterselo solo gente con fisico da supermodelle maggiorate o da campioni di culturismo.

Superman e Supergirl Cosplay

Realtà: la somiglianza col personaggio che ci si appresta a interpretare da sola ci porta a metà dell’opera. Se manca totalmente, non è detto che dobbiate rinunciare al vostro progetto, ma dovrete impegnarvi molto, molto di più per regalargli quel minimo di credibilità per non farvi ridere dietro. In altre parole, se avete solo sedici anni e pensavate a impersonare Gandalf o se viaggiate sui novanta chili e vi vedreste bene come Campanellino, fareste bene a considerare anche delle alternative.

4. Non mi porterà via troppo tempo

Posso iniziare un paio di settimane prima della fiera: al limite, mi terrò due o tre pomeriggi liberi nell’ultima settimana per gli ultimi ritocchi. Non c’è problema.

Tavolo di lavoro e macchina da cucire con modello cosplay

Realtà: i costumi più elaborati richiedono mesi e mesi di preparazione. In alcuni casi, anni interi. Se partite da zero, scordatevi di riuscire ad assemblare qualcosa di decente in meno di due mesi. Molto dipende dal livello di accuratezza che vi interessa raggiungere naturalmente, ma – di nuovo – se avete intenzione di fare la vostra figura ed essere bersagliati dai fotografi, dovrete pianificare con tutto l’anticipo che vi serve.

5. Il mondo aspettava solo me

Finora ci si è dovuti accontentare di roba approssimativa, già vista e banalotta: non appena sarà pronto quello che ho in testa, la folla del Lucca Comics si aprirà come le acque del Mar Rosso e scatteranno i flash che manco sul Red Carpet. Aspettate e vedrete.

Big Daddy e Little Sister cosplay

Realtà: essere originali, nel cosplay, non è facile. Proprio quando pensate che a quel personaggio, in quella versione, non aveva pensato mai nessuno, è il momento di lanciare una semplice ricerca su Google Immagini. E magari scoprire che chi ci ha pensato prima di te ha fatto pure un lavoro che sarà difficile superare.

Circa l'autore

Luca Morandi

Luca Morandi è un designer e ha lavorato per anni nel mondo della pubblicità e dei grandi eventi. Nel 2007 si è avvicinato al cosplay, da subito in maniera professionale, ed è intervenuto a tutte le più importanti fiere italiane ottenendo riconoscimenti di pubblico e nei contest.

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