
5 cosplay se siete… neomamme (parte 1)

Chi l’ha detto che la maternità sia la tomba del cosplay?
Tra i tanti pregiudizi e tabù diffusi c’è quello che una donna in stato interessante, che sia una neomamma o che sia madre di famiglia debba astenersi, tra le tante cose, dal divertirsi. Insomma, maternità dovrebbe essere sinonimo di serietà (comunemente intesa).
Ecco quindi alcuni cosplay che potete affrontare nel caso non vogliate scegliere tra il pargolo e il divertimento, che potete portare avanti da sole o con la collaborazione del padre (che risulta opzionale).
Sempre restando nell’ambito del canonico, ce n’è per tutti i gusti.
Perché se andiamo nel fandom, come sempre, si apre un’infinità di possibilità il cui unico limite è la vostra fantasia.
La velocissima e sbadatissima Olivia
Olivia è perfetta per chi, da brava neomamma, non ha tanta voglia da perder tempo dietro a un costume complicato e, ancor di più, per chi è alta e secca come un palo della luce. Popeye può essere secco o superpalestrato e, in alternativa, c’è sempre Bruto: tutto dipende da chi vi accompagna.
I costumi sono semplicissimi e veloci da fare e, a seconda del taglio, possono camuffare anche i chiletti che non avete ancora recuperato. Se riuscite ad aggiungere anche uno zio Poldo al gruppo, sarete perfetti. Occhio, però, che Pisellino ha la tendenza a combinare guai…
Da perderci la testa: Labyrinth
Sarah può vestire in modo molto casual e comodo o indossare l’iconico abito bianco del ballo.
Certo… essere il re dei Goblin è impegnativo. Farlo bene è davvero difficile ma, in caso siate sole o il compagno non abbia il physique du role, potete ricorrere al crossplay (David Bowie era l’androginia fatta persona quindi si presta a questo tipo di operazione) di cui parleremo più avanti.
L’infante abbisogna solo di un pagliaccetto a righe rosse e bianche. Voi, per la versione più semplice, di un paio di jeans, una camicia bianca larga con gillet e una parrucca nera lunga.
Quando sarete stanche di badare al pupetto potrete invocare il padre e sbolognarglielo per 13 ore e divertirvi a perdervi nel labirinto dei padiglioni. Se siete voi a interpretare Jareth, potrete delegarne la cura a una schiera di Goblin puzzolenti o, se lo avete, a un cane da pastore a cui aggiungere un pupazzo con le fattezze di sir Didymus.

Attenzione ai dettagli: Sarah ha i capelli lisci e lunghi. Il cosplay a destra risulta difficilmente riconoscibile anche per via di un trucco troppo vistoso per il personaggio: ricordatevi che è una teenager!
Praticità: le famiglie Super
Se siete madri single e non avete un partner a cui passare il pacco, ecco che Jubilee (in copertina), l’x-girl vampira, madre adottiva di Shogo, fa per voi. Giovane o invecchiata, vi bastano un paio di occhiali rosa, una tuta nera e un cappotto giallo.
Altrimenti, potete optare per la supereroina e due volte neomamma Susan Storm (la signora Sue Richard, alias la Donna Invisibile) e potrete aver accanto qualunque membro delle diverse formazioni dei Fantastici 4 senza risultare OOC: uomini e donne dalle fisicità più disparate.
Se non vi piacciono il blu e il bianco potete optare per il rosso/nero della famiglia degli Incredibili (tanto il plot è lo stesso).
Ancora Sailor Moon
Qui potete davvero sbizzarrirvi: divisa marinara, abito stile impero (creato appositamente nel ‘700 per nasconde ogni traccia di maternità), suit da combattimento, scegliete in base ai vostri gusti e alla vostra fisicità. Chi è il bimbo che portate in braccio? A voi la scelta. Sugli errori da non commettere al riguardo, abbiamo già parlato qui. E il papà? Che domande: Tuxedo Kamen!
I protettori di Athena
Con i Cavalieri dello Zodiaco si può giocare con un numero pressoché infinito di combinazioni anche se le armature fanno salire esponenzialmente il livello di difficoltà.
Di pargoletti famosi, nella serie ne abbiamo due: Saori (Lady Isabel) e Shun (Andromeda, tenuto in braccio dal fratello Ikki di Phoenix ma anche da Pandora).
Limitandoci a Saori, si possono avere in contemporanea la dea Athena adulta e la bambina salvata dal cavaliere del Sagittario (più o meno vestito).
Il papà può impersonare il suo Saint preferito (preferibilmente lo stesso Micene o Seiya di Pegasus) o, nel caso si vergogni, non abbia il fisico/il volto/etc può sempre optare per il Gran Sacerdote: maschera e mantello coprono tutto.

Pur con un bambolotto, l’unica che abbia mai pensato a usare la doppia Athena è stata Valentina Chan