
Giulia Bonci e la forza e il fascino di un’icona

Prendi una ragazza bellissima, alta 1 metro e 82, lunghi capelli neri, occhi blu luminosi e intensi, con la consapevolezza di chi sa quando essere provocante e quando mostrare la freschezza della giovane età e lascia che interpreti – secondo le parole di Marston, creatore di Wonder Woman – “un personaggio femminile con tutta la forza di Superman ed in più il fascino di una donna brava e bella“. Il risultato è una performance di altissimo livello.
Per chi frequenta gli ambienti della fotografia e del modeling, quello di Giulia Bonci è un nome impossibile da non conoscere. Nell’ultimo anno ha guadagnato una popolarità sempre maggiore grazie a una personalità e fisicità fuori dal comune e a collaborazioni con fotografi affermati. Nello stesso anno gli scatti con Roberto Girardi sono diventati rapidamente Set of the Day ed è diventata Suicide Girl ufficiale.
Sempre nel 2016 si presentò al Romics con un semplice body di Wonder Woman e la comunità dei cosplayer andò in subbuglio. Chi rimase colpito dalla bellezza di questa ragazza e chi, in numero minore, in nome di un purismo misto a invidia, la criticò aspramente. Pochi mesi dopo sfilò a Lucca indossando un costume dell’Amazzone mettendo tutti d’accordo, compresa la Warner Bros.
Cominciamo da qui: il tuo profilo Facebook dice che sei nata a San Pietroburgo.
In realtà sono nata a Roma (ride) ma, avendo creato questo profilo per gioco con un’altro nickname (il precedente era Bianco Natale), avevo inserito la località di nascita a caso. In seguito a una segnalazione, però, ho dovuto usare il mio vero nome.
Sei giovanissima e hai già raggiunto una notevole notorietà in Italia per il tuo lavoro di modella. Ricordi come è iniziato?
Certo. Iniziai all’età di 15 con un’agenzia di Roma, ma studiando non potevo dedicargli il tempo necessario. Ho ripreso l’estate scorsa a posare seriamente e, fortunatamente, ho avuto molto riscontro.

Foto di Stefano Rossi
Ti affidi a un’agenzia o curi da sola la tua immagine?
No per il momento sono una freelance, preferisco lavorare da sola.
Ci racconti come è stata la tua prima esperienza da cosplayer? Come è nata la collaborazione con la Warner?
Sono sempre stata una grande appassionata del personaggio Wonder Woman, ma a dire la verità non credevo di poterla interpretare. Tutto è iniziato lo scorso anno, quando sono stata al Romics di aprile. Lì ho fatto delle foto con un body molto semplice sempre a tema fumetto. Michele Colonna, molto conosciuto sia in Italia che all’estero per i suoi Batman e Superman, mi ha notata e mi ha chiesto di provare il suo nuovo costume, replica del film Wonder Woman.
Appena l’ ho indossato l’ho sentito davvero mio e ho debuttato nei suoi panni a Lucca Comics 2016, riscuotendo apprezzamenti che mai avrei immaginato. La Warner Bros era presente lì con uno stand e mi ha chiesto di collaborare per quei giorni. Non ho idea se mi chiameranno per altre collaborazioni del genere, ma ne sarei davvero felice.

Foto di Francesco Ricci
Conoscevi già questo mondo (cosplay)? Cosa ne pensavi?
Si lo conoscevo da spettatrice, mi piaceva andare alle fiere comics e sinceramente lo facevo principalmente per il colore che tutti i cosplayer davano alla manifestazione. È un mondo dinamico, stimolante ed emozionante, ma anche molto competitivo.
Hai in programma di partecipare a nuovi eventi? Magari con nuovi costumi?
Da poco mi onoro di fare parte del gruppo DC MOVIE GROUP ITALIA creato da Michele Colonna e Piero Castiglia, che riunisce tra i migliori interpreti del mondo Dc sul territorio italiano.
È un gruppo fatto di persone realmente appassionate e sempre alla ricerca della replica perfetta, ed è bello partecipare tutti assieme alle manifestazioni di settore perché la gente è entusiasta quando ci vede e può fare foto con noi. È fantastico vedere il sorriso dei fan di ogni età, increduli di trovarsi di fronte al loro beniamino preferito. Spero di essere presto ad altri eventi che comunicheremo sulla pagina facebook del nostro gruppo, quindi… seguiteci!
Cosa pensi del cosplay in generale? Il tuo giudizio è cambiato da quando frequenti le fiere?
Beh è da un anno che lo faccio ormai, ed ora posso dire di capire meglio tutti gli sforzi dietro alla realizzazione di un costume e le difficoltà di una interpretazione. Ho capito che è un mondo molto variegato. Si trova davvero di tutto. Certo ci sono le critiche, le diatribe interne ai vari gruppi di cosplayer, ma ho capito che fa parte anche del gioco. È un po’ la rivalità che si ha tra tifosi di diverse squadre, è bello anche per questo. La competizione, poi, ti aiuta a fare sempre meglio. Per il resto, il cosplay mi ha regalato amicizie ed esperienze uniche e lo consiglierei a tutti per questo… il sogno diventa realtà.
Qual è stata l’esperienza migliore (e la peggiore – se esiste) da cosplayer?
La migliore senza ombra di dubbio è la mia prima volta al Lucca Comics, mentre la peggiore forse la prima del Romics, quando mi sono resa conto che il mondo dei cosplayer non è per nulla facile: difatti, sono stata criticata ed attaccata gratuitamente perché venivo fotografata ed apprezzata nonostante indossassi un semplice body da Wonder Woman.
Quale aspetto di Wonder Woman ti piace maggiormente?
Wonder Woman è il primo supereroe femminile ad aver affiancato gli storici Batman e Superman. Ha una storia molto particolare, perché creata da uno psicologo femminista alla fine degli anni 40. Rappresentava la donna in maniera diversa: non più indifesa, da salvare, ma capace di lottare alla pari con i superuomini mantenendo comunque femminilità e dolcezza. Non a caso è stata scelta come Ambasciatrice ONU per i diritti delle donne e delle ragazze. Insomma, Diana ha molte sfaccettature ed è un personaggio che si presta a diverse letture. Mi piace perché lei non è quello che sembra, è molto di più.
Ci sono altri personaggi che ti piacciono e che vorresti interpretare?
Amo molto i videogames e Tekken mi fa impazzire: magari alle prossime fiere una sorpresa a tema… chi lo sa!?
La passione per i tatuaggi. Qual è quello a cui sei maggiormente legata e perché?
Fin da piccola, quando nelle sorprese dei gelati trovavo i tatuaggi finti, amavo mettermeli addosso. Questa passione accomuna sia me che mia mamma, infatti il primo tatuaggio l’ho fatto a 15 anni, e diciamo che a tutti sono legata, dal primo all’ultimo.
Selezioni i progetti fotografici (e come) o sei sempre aperta a nuove collaborazioni?
Si, in questo campo è sempre bene selezionare per scegliere progetti che possano aumentare e migliorare il tuo portfolio personale. Sono sempre aperta a collaborazioni fotografiche che abbiano un ‘mood’ utile per il mio portfolio.

Foto di Paulina Jowita Koltun
Come vedi il tuo futuro? Quali sono i tuoi prossimi progetti?
I miei progetti futuri sono molti fortunatamente (ride) e chi volesse scoprirli può seguirmi su instagram (@bobonco), dove pubblico molti backstage e anteprime oppure su facebook, dove si possono trovare i progetti finali.
Credi che quella da cosplayer possa diventare una professione per te?
Personalmente per me è un hobby, avendo già una carriera come fotomodella riesco a malapena a trovare il tempo per divertirmi con il cosplay.
Un consiglio per chi vuole intraprendere la carriera di modella?
Un consiglio che mi permetto di dare è quello di non cercare di diventare uguale a qualcuno perché, essendo un mondo molto vasto e pieno di concorrenza, non verrai mai presa in considerazione: devi avere quel qualcosa che ti distingue, che non ha nessuno, solo così ti farai notare.

Foto di Paulina Jowita Koltun