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L’ABC del cosplayer: 1) le scarpe

L’ABC del cosplayer: 1) le scarpe

La scelta delle scarpe è uno dei punti critici della realizzazione di un cosplay, tanto difficile quanto fondamentale per la buona resa finale, più ancora di qualunque prop.

 

Asuka eva cosplay fail scarpe

La bella interprete di questo cosplay di Asuka ha rovinato tutto con le scarpe sbagliate per la voglia di apparire: dei sandali su una suit, a parte essere brutti, non rispecchiano l’originale anche se il colore è rispettato. Inoltre, i piloti degli EVA devono stare comodi. A maggior ragione sarebbero state più attagliate un paio di semplici ballerine.

 

Cosa NON fare assolutamente

  1. Indossare scarpe da ginnastica quando è previsto il tacco o, viceversa, tacco vertiginoso se il personaggio prevede delle infradito, derby se previsto l’anfibio e così via.
    Per praticità, pigrizia o esibizionismo, spesso la scarpa è l’accessorio più sbagliato.
    E’ vero che il tacco sarebbe preferibile per slanciare la figura ma ciò non deve diventare una regola inviolabile: andreste OOC
  2. Oltre al modello, bisogna prestare assolutamente la massima attenzione ai colori. Il cosplay, si sa, è un hobby costoso e ingombrante. Se non volete fare brutta figura (o farvi ridere alle spalle) fate dei piccoli investimenti o ottimizzate gli accessori di altri costumi. Evitate di riciclare ciò che avete già a casa se proprio non ci sta.
  3. Modello e colore si avvicinano. Ci sono casi in cui, però, questo non basta. Non si possono vedere e non sono credibili i vari Spiderman o Nazgul in scarpa da ginnastica, seppure nel giusto colore.
Elektra cosplay win and fail scarpe

Tre versioni di Elektra, dall’epic Win di Crystal a due che devono ancora limare parecchio per raggiungere la perfezione. La riuscita del cosplay non è data (solo) dalla perfetta forma fisica slanciata ma soprattutto dalla cura dei dettagli, scarpe in primis. In più, i capelli biondi sono completamente OOC. In questo caso, il tacco era facolativo (Elektra è una ninja) ma di certo aiuta a dare l’idea di letalità e sensualità che caratterizzano il personaggio.

Cosa fare

  1. Cercate scarpe basiche, che si avvicinino al modello desiderato ed eventualmente modificatelo successivamente, aggiungendo dettagli e modificandone il colore.
  2. Foderate scarpe preesistenti. Nel caso degli stivali potete tranquillamente coprire scarpe e gambe con delle calze da cui far uscire il tacco (in alternativa potete ridisegnare la suola con l’impronta che la scarpa lascia sul terreno e metterla come fondo della calza per avere un effetto zeppa) o aggiungere un gambale con ghetta che lo tenga agganciato alla scarpa. E fatelo bene! Evitate che la scarpa sembri un sacchetto della spazzatura arrangiato per contrastare l’acqua alta di Venezia!
    I colori devono comunque coincidere.
  3. Per ovviare al problema comodità, piuttosto di fare un cosplay a metà, dotatevi di cerottini antivesciche e cuscinetti di gelatina. Se sapete di poter resistere solo poche ore con certe scarpe ma volete restare in giro fino a tardi, armatevi di scarpette basiche da indossare nei momenti di pausa e/o durante il tragitto, per non affaticarvi inutilmente. Anche in questo caso, cercate di far sì che le scarpe sostitutive non stonino completamente col costume ma sembrino una variante voluta.
Frozen Elsa scarpe

Le scarpe di cristallo della principessa Elsa (Frozen) sono trasparenti e hanno solo pochi dettagli colorati in punta. In realtà impossibili, dal vivo si può benissimo optare per scarpe che richiamino l’idea del freddo dei ghiacci. Nessuno noterà la differenza

Insomma, industriatevi in modo che nessuno, vedendovi, storca il naso e pensi che avete rovinato un bel costume solo per l’accessorio sbagliato. Illudete chi vi osserva. Per quanto nerd, nessuno si ricorda con precisione tutti i dettagli se non ha una foto a portata di mano. Ma certamente tutti si accorgono se è fuori contesto o meno.

Circa l'autore

Charlie Giangri

Cresciuta con la valigia in mano, in giro per il mondo, ama tutto ciò che è diverso e colorato. Deve la sua passione per fumetti, fantascienza e cultura pop ai suoi zii paterni. Di formazione scientifica, si è laureata in Filologia Romanza ed è approdata, successivamente, ad Architettura dove, nel corso di Design di Moda, si laurea con una tesi di Costume Design, argomento che approfondirà l'anno dopo alla Central Saint Martin di Londra. Precisa e pignola, mescola istintivamente le sue conoscenze ovunque debba applicarle: come scrittrice, insegnante e fashion accessory & costume designer. Il cosplay le permette di vivere storie come in un racconto e le fornisce il pretesto per affrontare complicati costumi, ricchi di dettagli.

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