
Le tecniche per ottenere i cartamodelli: il moulage

“Il Moulage è una tecnica manuale, con la quale il tessuto viene ‘’scolpito’’ direttamente su manichino sartoriale mediante l’uso della tela o tessuto, degli spilli e di una forbice con cui si può realizzare un abito in un unico pezzo, trasformandolo in forme geometriche e in creazioni fluide e perfette.” (Danilo Attardi)
Non riuscite a capirvi con le linee di costruzione. Oppure, dovete realizzare un costume pieno zeppo di linee assurde che girano attorno al corpo. Le linee curve che disegnate in piano, una volta addosso, non stanno dove/come dovrebbero.
La modellistica classica non vi basta. Ciò che vi serve è qualcosa di folle, che esca dagli schemi.
Ecco che per capi o prop particolari bisogna ricorrere a un’altra tecnica: il moulage.
In ambito industriale, dal prototipo si riescono a sviluppare i cartamodelli in diverse taglie. In ambito domestico, ogni moulage risulta uno one shot. Nei casi più complessi, risulta più facile ricostruire tutto da zero che cercare di adattare un cartamodello a una taglia diversa.
Per avere un’idea della complessità che si può raggiungere con il moulage, vi invito a visionare i lavori di designer come l’olandese Iris Van Herpen, l’inglese Gareth Pugh o l’indiano Manish Arora.
Questi sono solo alcuni tra i più visionari e i più vicini al mondo onirico dei supereroi, le cui creazioni sono simili ad armature o a tute spaziali, con volumi che eccedono dai normali canoni estetici legati a un abito.

Tra i prodotti più sobri di Manish Arora, la giacca in foto difficilmente può venir riprodotta con la modellistica classica
Cos’è?
Se nella modellistica classica partiamo dalla bidimensionalità del foglio di carta, col Moulage si parte dal corpo fisico.
- Si riveste l’oggetto desiderato di nastro carta . Fate aderire bene, in modo da rivestire ogni angolo. Meglio usare un primo strato di cellophane. Ciò facilita il distacco e impedisce di tagliare accidentalmente il manichino e eventuali imbottiture. Procedere quindi con 3 strati.
Una soluzione ancora più economica e veloce consiste nel vaporizzare della carta velina. La carta, bagnata, aderisce facilmente a ogni superficie e basta aspettare che asciughi. Mantiene la forma, si può scrivere anche a matita e per tenerla chiusa basta pochissimo nastro. - Si usa per rivestire:
– il manichino o la persona per suit piene di dettagli;
– una lastra di compensato nel caso dei prop;
– le forme apposite se volete crearvi delle scarpe diverse da quelle classiche di cui avete già il cartamodello. - Si aggiungono eventuali volumi (ovatta, carta piegata, etc) all’oggetto di base, impossibili da ottenere in modo tradizionale.
- Se serve, si disegnano i nuovi tagli, gli angoli. Si segnano le congiunzioni e gli spazi destinati ad altri materiali.
- Si stacca il tutto e, pezzo per pezzo, lo si adagia sulla carta. Ogni pezzo deve essere bidimensionale: se una parte di cartamodello rimane sollevata, dovrete aprirvi delle pince. Ovviamente, in fase di confezione le pince andranno assorbite.
- Riportato il disegno desiderato su carta, potrete facilmente verificare eventuali simmetricità che a occhio non si percepiscono
- A questo punto siete tornati a trattare con oggetti 2D come nella modellistica classica. Continuate come in quel caso: tagliare e cucire.

Disegnare a manichino tagli che altrimenti, sul cartamodello base (in alto a sinistra) non sapremmo bene come delineare. Infine, aprire le pince (in basso a destra) per appiattire le parti che prima fasciavano una particolare curva del corpo
Quando si usa?
Quando con la modellistica classica non riusciamo a gestire tagli o intrecci particolari o a riproporre volumi inconsueti.
Tagli azzeccati possono dare volume a torace e braccia, snellire la vita e i fianchi e allungare le gambe.
Attenzione! Gli stessi tagli potrebbero inchiattirvi anche se siete anoressici. Ecco perché il rapporto col corpo tridimensionale è fondamentale: scegliete ciò che esalta i vostri pregi e camuffa i difetti.
Se riuscite a essere eccezionalmente precisi, potete costruire a Moulage anche capi che andrebbero studiati con la modellistica. Controllate sempre, però, che le misure siano uguali ed equidistanti (nel caso di parti simmetriche).
Problemi e soluzioni
Nel caso di tubolari -che tendono a girare se i cartamodelli sono mal posizionati- bisogna premunirsi di segnare la verticale del drittofilo a partire dal cartamodello di base o tracciando una parallela al centro davanti (facilmente ricavabile sul torso).
La vera insidia risiede nell’aprire il cartamodello nel modo più semplice. Dovrete ingegnarvi a riassorbire lo spazio che avete dovuto fornire gioco forza.