
Introduzione al prop making

Salve a tutti, per chi ancora non mi conoscesse mi presento: sono Silvia Minella, ho 24 anni e sono una prop maker e costume maker.
Fin da piccola sono sempre stata un’appassionata d’arte; mi sono diplomata presso un Istituto d’Arte e successivamente ho conseguito una laurea in Arti Visive. In questi ultimi anni mi sono avvicinata molto all’ambiente del costuming ed ho deciso di affinare le mie tecniche per farne la mia professione.
Perché vi dico questo? Perché voglio condividere con voi alcune delle cose che ho imparato in questi anni sulle tecniche e sui materiali che utilizzo! È importante per me specificare che alla base di ogni costume come alla base di qualsiasi lavoro c’è tanta dedizione, forza di volontà e voglia di migliorarsi. Nessuno nasce imparato e vi posso assicurare che dopo una giornata di lavoro non diventerete il nuovo Michelangelo. Ma posso garantirvi che se ce la metterete tutta, se affinerete le vostre tecniche provando e riprovando potrete vedere miglioramenti notevoli.
Farò del mio meglio per spiegare in modo semplice e chiaro alcuni concetti e materiali che andrò ad illustrare nei prossimi tutorial, ma mi raccomando….voglio il massimo impegno anche da parte vostra. Non vedo l’ora di vedere le vostre creazioni!
Possiamo partire! Ho deciso di iniziare con un tutorial relativamente semplice che vi servirà a capire come scolpire oggetti di piccole e medie dimensioni che andrete poi a riprodurre in serie tramite uno stampo in silicone.
Il tutorial che andrò a realizzare verrà diviso in tre parti:
- progettazione e scultura dell’oggetto
- realizzazione dello stampo e successiva colata in resina
- rifinitura e verniciatura
Fase 1
La progettazione
Una delle fasi più importanti secondo la mia personale esperienza è la progettazione. Senza le idee chiare sul cosa vogliamo realizzare non andremo da nessuna parte (o almeno, non molto lontano).
Nella prima parte del tutorial andremo ad affrontare il bozzetto, importante sia nel caso steste seguendo una reference già esistente, sia nel caso stiate creando qualcosa di nuovo. Non necessariamente dovete dar vita a delle vere e proprie opere d’arte, bastano delle linee guida per avere le idee chiare e per ricordarvi in che direzione procedere (n.b.: è possibile cambiare idea durante le fasi di creazione, il bello è anche questo!). Munitevi di blocco da disegno, fogli da stampa, pennarelli, matite da disegno, ma anche di tavoletta grafica se preferite il digitale. L’importante è dare vita a ciò che vi frulla nella testa pasticciando con il colore o scrivendo qualche appunto qua e la sul foglio. Fare chiarezza nella propria mente è il miglior punto di partenza!
Una volta terminata questa fase (non fate troppo casino altrimenti vi ritroverete sommersi di pittura e carta fino al collo), passeremo alla successiva.
La scultura dell’oggetto
Parliamo ovviamente di realizzare qualcosa di tridimensionale. Per scolpire possiamo far uso di svariati materiali ed utensili, anche se molto probabilmente andrò ad esaminare nello specifico la plastilina. La plastilina è un materiale plastico modellabile composto principalmente da olio, argilla e cera ed è un prodotto che non essicca all’aria, rimanendo modellabile permanentemente in modo da essere riutilizzata infinite volte. La sua particolare composizione le permette di essere modellata con facilità a temperatura ambiente sia manualmente che con utensili. Per aumentare la sua morbidezza è possibile riscaldarla (>40°C) ma ricordatevi che tornerà alla sua consistenza originaria una volta raffreddata! Per quanto riguarda gli utensili da lavoro invece, quelli che probabilmente andrò ad utilizzare saranno spatole per modellare, coltelli per modellare, specilli, mirette, ecc.. Una volta modellato il nostro oggetto fino a raggiungere un risultato soddisfacente, ci occuperemo di realizzare il nostro primo stampo in gomma siliconica.

Scultura in plastilina dell’oggetto da realizzare.
Fase 2
Realizzazione dello stampo in gomma siliconica
Con questo fantastico materiale è possibile realizzare calchi da modelli originali nei quali colare in seguito differenti materiali per ottenere numerose copie. Le gomme siliconiche induriscono a temperatura ambiente mediante l’aggiunta di uno specifico catalizzatore (rilasciato in dotazione), dando origine ad un materiale stabile ed irreversibile, elastico e molto resistente. Queste gomme sono inoltre caratterizzate da elevate proprietà antiaderenti che rendono facile la sformatura dei modelli e assicurano un alta fedeltà nella riproduzione dei dettagli (mi raccomando, applicate sempre un distaccante prima di colare la resina nello stampo altrimenti potreste rovinarlo per sempre!).
Ovviamente le gomme siliconiche sono disponibili in varie formulazioni per soddisfare le più disparate esigenze di riproduzione ed è possibile scegliere fra diverse tipologie che si differenziano fra loro per viscosità, tempi di lavorazione, durezze e resistenze in funzione alla loro specifica applicazione. Sono ideali per la realizzazione di calchi dove poter colare o spalmare diversi materiali da copia, come ad esempio il gesso sintetico, la cera d’api, il cemento e soprattutto alcuni tipi di resine fra cui la poliuretanica e l’epossidica. Queste ultime sono quelle che utilizzo di più in assoluto e molto probabilmente anche quelle che andremo a lavorare nel nostro tutorial!

Gomma siliconica utilizzata per la realizzazione di calchi. Indurisce velocemente con l’ausilio di uno specifico catalizzatore (a destra).
La colata in resina

Resina poliuretanica e relativo catalizzatore.
La resina poliuretanica dal colore molto chiaro, una volta colata in un calco, riesce a riempire ogni piccolo spazio e a riprodurre perfettamente ogni dettaglio, senza emanare alcun odore né nella sua forma base, né da catalizzata (musica per le mie narici!) e una volta asciutta è pronta per essere lavorata e verniciata. Grazie a queste caratteristiche è ideale per la riproduzione di modelli di piccoli e medi dimensioni, ma anche per la riproduzioni di manufatti di grandi dimensioni, infatti trova impiego in diversi settori come ad esempio in quello del modellismo, della scultura, degli effetti speciali e molto altro.
La resina epossidica invece (io uso la Cristal) è ottima per la sua buona resistenza meccanica e termica, per l’elevatissima trasparenza paragonabile a quella dell’acqua, per l’ottima brillantezza e resistenza all’ingiallimento. È ideale per realizzare oggetti decorativi (io la utilizzo soprattutto per creare gemme ma si utilizza anche per realizzare statuine, lampade, gioielli, ecc.). Entrambe le resine possono essere pigmentate sia con colori in polvere sia con coloranti liquidi appositi.
A questo punto del lavoro dovremmo aver raggiunto la terza fase del tutorial, e quindi dovremmo avere il nostro oggetto catalizzato nello stampo. Beh, per prima cosa bisognerà tirarlo fuori facendo attenzione a non fare troppi danni (se avete utilizzato bene il distaccante non avrete problemi). Successivamente ci occuperemo dell’eventuale rifinitura e verniciatura dell’oggetto.

La resina viene colata nel calco di gomma siliconica. Dopo l’indurimento si ottiene un semilavorato perfettamente fedele alla scultura iniziale.
Fase 3
Rifinitura e verniciatura
I colori che uso maggiormente sono le vernici acriliche spray, quindi molto probabilmente saranno anche quelle che andrò ad utilizzare per il nostro tutorial ma, a seconda dell’oggetto e del materiale, mi diverto a dipingere a mano le mie creazioni con colori e pennelli di vario tipo e dimensioni.

Diversi pigmenti per la colorazione delle resine.
Si, dico probabilmente perché come vi accennavo sopra, il bello del creare è anche l’essere imprevedibile! Per ora credo sia meglio fermarci qui. Vi ho lasciato qualche nozione base sui materiali che andrò ad utilizzare e non vedo l’ora di stupirvi e mostrarvi qualcosa, ma soprattutto di esservi d’aiuto spiegandovi qualche piccola tecnica che utilizzo ogni giorno per realizzare le mie creazioni. Mi raccomando, documentarsi prima di tutto!
In attesa dell’imminente tutorial studiate bene e pensate a cosa vi piacerebbe realizzare tramite l’uso di questi materiali. Vi ringrazio per essere arrivati fin qui, spero di aver stuzzicato la vostra curiosità e voglia di sperimentare! A presto!

Prodotto finito, dopo la fase di rifinitura e verniciatura.
Voglio un Pickle Riiiiiiick!