L’ABC del Cosplayer: Originali e Crossover/Alternativi – Il Gotico
Quando si pensa allo stile Gotico o Dark inevitabilmente si pensa a persone pallide vestite di nero.
I classici vampiri.
In realtà, la connessione non dipende solo da qualche opera pop divenuta popolare ma è un po’ più profonda e affonda le radici nella storia e nell’evoluzione della tecniche.
Le origini del gotico: il nero della regina Vittoria
Fu in epoca vittoriana, infatti, che il nero comparve nei guardaroba dei nobili inglesi. Contrariamente a quanto si è portati a pensare, il nero è una tinta totalmente chimica. Con i metodi naturali ci si può avvicinare tramite dei viola o dei marroni intensi. Il nero -come lo conosciamo oggi- è il risultato della seconda rivoluzione industriale che ebbe luogo proprio durante il regno della regina Vittoria.
La novità, costosa e rara, divenne appannaggio dei più ricchi e per questo fu subito simbolo di eleganza e lusso.
Ecco quindi spiegato anche lo stretto legame tra la moda Dark e i corsetti: poco dopo, infatti, si assistette a una generale ondata salutista che liberò le donne dal corsetto (che deformava il corpo femminile permanentemente) e che aprì grandi boulevard nelle principali capitali europee.

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Il Gotico e la rinascita degli stili medievali
Nello stesso periodo storico si assistette al rinascere dell’interesse per il medioevo, non più demonizzato come epoca buia: il neogotico e il neoromanico in architettura, il movimento romantico artistico/letterario. Basta pensare a Wagner e i grandi cicli della mitologia medievale a cui attinge a piene mani.
Ma accanto alla ripresa dell’antico, una nuova creatura prese vita dalla penna di Bram Stoker, una figura immortale che fuggiva il sole, pallida come i nobili che vestivano di nero: il vampiro, poi declinato in diverse varianti in base alle generazioni in cui è tornato di moda.
In più, in risposta alla razionalizzazione e alla tecnologizzazione della società, ecco che il medioevo offriva anche lo spunto per un ritorno alla naturalità e alla superstizione dei riti pagani, con tutta la simbologia ad essi associati.
Il gotico alla fine del XX secolo
Lo stile dark, come lo conosciamo oggi, è la rivisitazione di questa moda vittoriana operata negli anni ’80, in un clima di generale sfiducia sociale che aveva già dato vita al più selvaggio Punk (in evidente contrasto con il multicolore Flower Power).
Le opere popolari più familiari sono La Famiglia Addams e, più recentemente, tutte le opere di Tim Burton che da questo stile è fortemente influenzato.
Il gotico: punti salienti
Senza dover per forza trasformare i nostri personaggi in morti emaciati, bevitori di sangue, basta scegliere alcune di queste caratteristiche che possono identificare lo stile dark.
- Imprescindibile è la predominanza del nero
- Ragnatele e aracnidi, serpenti o pipistrelli, sangue e nebbia: tutto ciò che caratterizza le più classiche delle fobie. Ma ancora, tutto ciò che rimanda a gatti e galli neri, piume e corna
- Canini da vampiro, lenti con la pupilla verticale o iniettati di sangue, orecchie a punta che fanno creatura magica
- Croci e catenelle
- Tessuti ricchi, lisci e lucenti, tendenzialmente sete: raso, pizzo, rete, lamé, vinile
- Incarnato cadaverico abbinato a trucco pesante e tagliente (in onore degli anni ’80) o leggero e romantico (se si vuole richiamare l’idea più retrò)
- Unghie lunghe, laccate e appuntite come artigli
- Capelli ordinati, preferibilmente lunghi acconciati in onde o acconciature morbide
- Guanti (anche in pizzo), strangolini, cappellini, orecchini a lampadario e anelli a doppia falange, preferibilmente in tinte argento
- Gilet e cravatte, cappotti lunghi, monocolo e bastone da passeggio per l’uomo
- Bustino, gonna vaporosa e lunga, anche con sellino, abiti avvitati, manica a campana
- Scarpe eleganti, con tacco a rocchetto. In alternativa, anfibi alti o scarpe piene di lacci e stringhe, che ricordino la corsetteria
- Atteggiamento lascivo, seducente e ammaliante, da Vamp (appunto). Oppure, pericolosamente accattivante: denti e artigli sguainati, occhi spalancati


