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Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio

Lasciate aperte le porte al lato più adolescenziale sopito in voi: Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, prequel/spin off de Biancaneve e Il Cacciatore, regalatoci dai produttori di Maleficent, gioca con lo spettatore, tenendo il piede in due staffe. Strimpellando note che si alternano tra il prendere una fiaba alla Andersen “così com’è” e sentimenti forti, non sarete esenti dalla lacrimuccia soffocata per non farsi sentire.

Abbiamo tutti dei tasti dolenti e le favole, dall’era dei tempi, ci contornano di cuscinetti per sopportare il dolore della realtà mentre ci sbattono a destra e a manca, scartavetrando tra i ricordi, alla ricerca di una morale soggettiva e della catarsi. Combattimenti all’ultimo fiato, baci appassionati, tradimenti inconfessati e regine in cerca di potere fanno da contorno ad un cast stellare tra cui spicca Jessica Chastain (Sara), l’affascinante guerriera senza paure, che tiene abilmente le redini del film con una recitazione commovente e sentita.

Chris Hemsworth (Eric, Il Cacciatore), che ci ha fatto impazzire nel ruolo di Thor, purtroppo in questo spin off non da il meglio di sé. Emily Blunt riveste gelidamente i panni della Regina di Ghiaccio (Freya) e ci richiama alla memoria la splendida Regina Bianca di Alice in Wonderland. Charlize Theron (Ravenna, regina cattiva) sembra esser nata per i ruoli con una forte componente cattiva e ci regala momenti da vera regina antagonista.

Charlize Theron e Emily Blunt faccia a faccia in una scena de Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio

La voice over colma buchi narrativi di 7 anni con grande maestranza senza troppo scendere nella noia e, in discolpa a questa tecnica non sempre apprezzatissima, va detto che è una favola e che le voci fuori campo ci devono essere.

La lode va alla geniale collezionista di premi e nomination Colleen Atwood, costumista di fiducia di Tim Burton, che ci fa sognare per l’intero film. Abiti elaborati, originali, eleganti, pesanti e ricchi con picchi goth/rococò unici.

I dettagli dei vestiti sono così mozzafiato da concentrarsi a lungo su di essi e sono proprio questi a permettere alla nostra immaginazione di traslarsi su un universo fantastico e pieno di magia dove ci sembra quasi tutto possibile. Lo strascico pesante delle due Regine si trascina come macigni dell’esistenza, come fardelli memori di sofferenze passate.

Il tradimento e la menzogna sono i temi indiscussi del film: Freya mente a Ravenna, Ravenna tradisce Freya che crede d’essere stata ingannata, e a sua volta fa credere ciò che non è a Eric e Sara che, per tutta risposta, tradisce il suo amato.

Come uscirne?

L’Amore Vero è la risposta all’intreccio di incomprensioni e tradimenti, quel sentimento che supera qualsiasi regina cattiva o di ghiaccio che tenga.

Ma mentre in Maleficent ci eravamo tanto commossi perchè finalmente, per una volta, l’Amore Vero non era vincolato ad un uomo, qui ci appare scontato, ma non troppo da lasciarci insoddisfatti. Accogliamo il finale con un senso di liberazione dal male, come ogni film di questo genere vuole.

“Il mondo è delle donne” : questo è il manifesto d’indipendenza femminista del film che in questo periodo cinematografico sembra essere l’unica cosa veramente in voga.

Ravenna, mantide religiosa di poveri re malcapitati, alla fine muore priva di umanità.

Freya, burattino inerme e vittima di un progetto più grande di lei, riscopre il suo essere donna grazie alla verità e all’Amore.

E infine c’è Sara, nuova icona femminista, che ci lascia senza fiato per la sua forza e il suo coraggio, come solo un’eroina sa fare.

Senza una vera storia a reggere il tutto alle spalle, il produttore di Maleficent sicuramente conquisterà il cuore degli amanti del cinema estetico. Una versione riadattata di “Castle” di Halsey, energica e meno elettronica dell’originale fa da giusto coronamento al finale.

Nonostante alcune premesse negative, Cedric Nicolas­ Troyan è riuscito a tirar fuori, grazie a validi alleati (attori, produzione,costumista e colonna sonora), un’oniricità di 114 minuti, scorrevole, fluida e piacevole.

Trailer ufficiale de Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio

Circa l'autore

Marzia De Pietro

Sono una ex cosplayer appassionata di cinema, comics e manga. Da sempre mi diletto a scrivere e seguire tutto ciò che questo fantastico mondo mi ha regalato in termini di emozioni. Attualmente lavoro per un'agenzia pubblicitaria nel cuore di Roma, alternandomi tra lavoro e studio alla Facoltà di Comunicazione di Roma Tre.

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