
Guida ai cosplay di Batman (parte 3)

QUI trovate la prima parte, e QUI la seconda.
5) Il Batman The Dark Knight
Nel secondo film della trilogia, Nolan introduce quello che è probabilmente il costume più “di rottura” con i precedenti, e, più in generale, con quello di qualsiasi Batman fumettistico.
Portando all’estremo il concetto di realizzare una tuta realistica, la costumista Linda Hemming fa un ulteriore passo avanti e la riprogetta da zero, ispirandosi alle tute da motociclismo da competizione, ibridandola con le placche di kevlar in dotazione ai reparti di fanteria corazzata.
Sparisce la gomma e appaiono nuovi materiali, cercando di rendere il costume più flessibile sacrificando qualcosa in termini di protettività. Una delle novità più evidenti è il cappuccio, per la prima volta separato dal torace: in altre parole, finalmente Batman può voltare la testa girando solo il collo e non tutto il torace, come era obbligato a fare prima (e c’è proprio una scena, nel film, dove Bruce Wayne chiede a Lucius Fox maggior agilità e leggerezza).
Christian Bale ha dichiarato che il nuovo costume «era molto più comodo e meno claustrofobico del precedente. Era più leggero e mi consentiva molti più movimenti, il che ha contribuito alla riuscita delle scene d’azione e di lotta. Ma mi dava sempre la stessa sensazione di invincibilità».
6) Il Batman di Snyder
E veniamo all’ultima (per ora) versione cinematografica del costume di Batman. Il regista di Batman v Superman, Zack Snyder, ha dichiarato di avervi lavorato parecchi mesi, scartando una gran quantità di idee e apportando numerose correzioni prima di arrivare all’idea di Batman che voleva portare sullo schermo.
Il costume che Ben Affleck indossa nel film è, una volta di più, completamente diverso da quelli visti nei film precedenti. L’idea è che i poteri di Batman provengano dalla sua incredibile forza fisica e dalle sue abilità nel combattimento, e non dall’armatura che indossa. Il regista voleva anche che fosse più simile possibile alla versione dei fumetti, e così il costumista Michael Wilkinson ha creato per prima cosa una tuta muscolare che ha fatto indossare all’attore: una tuta muscolare è – sostanzialmente – una tuta con applicate parti di materiale morbido e semirigido che aumentano il volume e la definizione della massa muscolare di Affleck, facendolo apparire più imponente e massiccio che nella realtà… nonché più simile alle versioni esasperate disegnate nei fumetti.
Anche il cappuccio è tozzo, con le orecchie piccole e – di nuovo – collegato al tronco. Per la prima volta, la finitura esterna è grigia e non nera, anche se segnata da una profonda texturizzazione.
Restano neri guanti (con un nuovo design delle “pinne”) e gli stivali. La cintura abbandona qualsiasi design elaborato, ed è ridotta a una serie di taschini e contenitori. Nuovo anche il simbolo del pipistrello sul petto, nero e dal design tozzo ma non inelegante.