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Tutorial: Elise, la Regina dei Ragni di League of Legends

Tutorial: Elise, la Regina dei Ragni di League of Legends

Oggi ospitiamo ShariKia che ci illustrerà come confezionare il costume di Elise, la bella immortale e inumana Regina dei Ragni della saga di League of Legends.

Materiali

• 9 tappetini da ginnastica, spessore 0,5 mm
• 4 tubi isolanti
• 2 tubi isolanti di diametro minore
• 3 molle sturatubi (5m in totale)
• 1 foglio di Thibracast (minimo taglia M)
• 1 reggiseno
• 1l di colla vinilica
• Colori acrilici
• Carta igienica
• Nastri
• Tovaglia cerata (servirà per davvero, non solo per proteggere il tavolo da lavoro!)
• Tessuto rosso
• Calzamaglia rossa
• Due paia di guanti neri lunghi

Strumenti

• Bottoni automatici
• 4 fibbie di plastica
• Ago e filo
• Elastico rosso e nero
• Cinghie
• Pistola termica
• Pistola per la colla a caldo (e relative ricariche)
• Forbici
• Nastro adesivo
• Squadra, righello
• Pennelli
• Taglierino
• Matite e pennarelli, per comodità meglio indelebili
• Carta vetrata
• Pellicola trasparente
• Tenaglie
• Carta di giornale

Le operazioni fondamentali da compiere per la realizzazione di un costume sono: disegnare un cartamodello, trasporlo nel materiale scelto e sistemare a dovere la sagoma, tra modellazione e l’aggiunta di dettagli, infine assemblare tra loro i pezzi. In questo tutorial vi mostrerò passo per passo come realizzare questi ed altri passaggi nella realizzazione del cosplay di Elise, la regina dei ragni di League of Legends, utili anche per un’infinità di altri lavori!

Creazione delle parti di armatura

Il mio metodo per creare il cartamodello consiste nel prendere le misure e disegnare la sagoma di ciascun pezzo su fogli di carta da stampante, eventualmente fissati tra loro con del nastro adesivo trasparente. Il corpetto costituisce un’eccezione, siccome deve coprire una parte del corpo dalla forma complessa, perciò è più comodo fare come segue: avvolgetevi in della pellicola, quindi posizionate approssimativamente dello scotch carta dove sarete coperti dal corpetto e tracciatevi in pennarello la forma più precisa.

Qualunque sia il metodo prima adottato, una volta tagliata la sagoma, ne creo una copia nel materiale che ho scelto per confezionare l’armatura, in questo caso la materassina; se il costume è simmetrico, basterà ribaltare il cartamodello in carta per ottenere quello utile per il lato opposto.

I pezzi di materassina ottenuti devono essere modellati e dettagliati: scaldateli con la pistola termica, quindi appoggiateli alla parte del corpo che andranno a coprire e tendeteli, di modo che prendano le vostre forme, oppure piegateli a mano se volete creare spigoli e punte.

Per quanto riguarda i dettagli in rilievo, li ho ricavati dagli stessi materiali e procedimento della base, poi son stati incollati ad essa con abbondante colla a caldo; per altri, invece, ho sovrapposto incollandoli vari strati di materassina e li ho intagliati simultaneamente con un taglierino.

Quando ultimate un pezzo, potete passare alla fase di priming, atta a rendere liscia la superficie dei materiali porosi e gobbuti come la materassina; si tratta semplicemente di passare abbondanti mani di colla vinilica oppure ricoprire le parti con il metodo della carta pesta usando carta di giornale o carta igienica.


Creazione delle zampe di ragno e dei corni

Alla base della creazione di zampe e corni ci stanno tubi isolanti (di diametro maggiore per le zampe) mantenuti in una determinata posizione (ma allo stesso tempo flessibili) dalla molla sturatubi che ciascuno ha inserita e piegata al suo interno. La prima cosa da fare è decidere una lunghezza sulla base della quale tagliare sia i tubi che la molla; quest’ultima è di acciaio temprato, perciò son necessarie delle tenaglie e tanta pazienza per tagliarla, ma garantisco che l’operazione riesce!

Per evitare che la molla fuoriesca, è necessario chiudere il tubo in punta, tagliandolo fino al punto dal quale si desidera farlo assottigliare e arrotolandolo su sé stesso per poi fissarlo con colla a caldo e scotch; così facendo, però, si ottiene un’estremità mozzata che per i corni ho completato incollandovi una punta creata con la materassina arrotolata e adeguatamente tagliata. La punta delle zampe di ragno, invece, l’ho resa incollando un pezzo di materassina atto anche a sagomare la falange, completato da un secondo pezzo che chiudesse l’estremità in modo naturale, infine ho levigato gli spigoli con della carta vetrata. Questo procedimento di aggiunta di ritagli di materassina sulla superficie del tubo isolante è stato usato anche per dare una forma e dettagliare corni e falangi delle zampe.

I corni e le zampe superiori son stati fissati alla struttura dello spallaccio, inizialmente costituito da tre pezzi di materassina: uno per ciascuna spalla collegati da un terzo centrale. (fig. 6) Ho duplicato lo spessore di ciascun componente per rendere il risultato finale rigido e stabile, ma soprattutto per sfruttare gli anfratti tra uno strato e l’altro. Nell’incavo del corpo centrale ho inserito il rispettivo corno e ho creato lateralmente due ponti che, andando ad inserirsi nelle cavità lasciate negli spallacci laterali, lo fissassero.

Ai lati ho incollato i rimanenti corni, fissandoli con ulteriori ritagli di materassina per maggiore stabilità, quindi ho decorato lo spallaccio con dettagli in rilievo e ho ricoperto i corni con della carta igienica imbevuta di colla vinilica diluita, per poi procedere all’aggiunta delle zampe.

A tal scopo ho irrigidito la prima falange riempiendola con carta di giornale pressata e coprendone metà con del Thibracast; una volta praticati due fori nei componenti laterali dello spallaccio, vi ho inserito le zampe, per poi aprire ed incollare all’interno le ali di Thibracast che avevo applicato oltre la lunghezza della zampa. Questo stesso procedimento è stato adottato per le zampe inferiori, che son state fissate sul retro del corpetto, all’altezza dei fianchi.
Una volta completato lo spallaccio, ho scavato il primo strato interno per fare spazio al moschettone di plastica che assicura l’intera struttura al corpetto, coprendo infine l’intera parte con un ampio pezzo di Thibra per fissare un’ultima volta le parti incollate.


ALTRI COMPONENTI, AGGIUNTE SARTORIALI E ASSEMBLAGGIO DEL COSTUME

Gli artigli son stati fatti interamente in Thibracast, tagliando sagome dell’ultima falange per ciascun dito e altrettanti triangoli, i quali poi sono scaldati per poter esser piegati e curvati con l’aiuto di matita e righello. Ho ricavato i guanti sui quali son stati incollati gli artigli cucendone due paia e rinforzando l’estremità con un pezzo sagomato di Thibra, di modo che aderissero a dovere al braccio.

Sopra ai guanti si indossano le parti di armatura per gli avambracci, chiusi da colla a caldo nella parte superiore e provvisti di una chiusura di velcro, apribile per permettere il passaggio delle mani.

Le parti laterali che scendono dal corpetto son state fatte a partite da uno strato di materassina, dettagliato con altri strati sovrapposti e dai bordi scartavetrati; l’interno non è stato colorato con acrilici, bensì ricoperto di stoffa rossa. Per attaccare queste componenti al corpetto, è bastato incollare del velcro nei punti di giunzione, il che le ha rese removibili e facilmente trasportabili.

Il collare alto è costituito da un unico strato di materassina, provvisto di un nastro che permette di legarlo sul retro, mentre la parte rossa che copre parte della schiena e le clavicole è stata ricavata da una base di cerata (affinché rimanesse relativamente rigida) coperta della medesima stoffa rossa precedentemente citata. A quest’ultima, sono state aggiunte delle simil-gemme in Thibracast. Fissare il girocollo rosso ha richiesto quattro coppie di bottoni automatici: le due paia anteriori sono stati incollati alle cinghie che reggono la struttura dei corni al corpetto, quelle posteriori, invece, sono stati attaccati alle bretelle del corpetto che salgono dalla schiena.

Il corpetto, per comodità nell’indossarlo, è stato incollato ad un reggiseno che ha dovuto subire delle modifiche affinché la chiusura non fosse visibile: ho tagliato la stoffa che normalmente cinge la schiena dal punto in cui salgono le spalline, le quali son diventate fulcro della nuova chiusura ad X nel mezzo delle scapole. L’incrocio delle spalline è invisibile poiché coperto dal girocollo rosso citato prima. Inoltre, il corpetto è indossabile grazie alla chiusura tra le zampe inferiori, costituita da velcro e da tre paia di bottoni automatici cuciti su piastre di Thibra. Ad esso sono anche incollate delle “mutande”, create con un solo strato di materassina e allacciabili ai fianchi, sotto le parti laterali che scendono dal corpetto.

Invece che ricreare le scarpe di Elise, ho adattato il design ad un paio di normali calzature, colorando di rosso e nero la copertura removibile creata in Thibra per i tacchi.

Le ginocchiere sono incollate agli schinieri, questi ultimi legati sul retro da stringhe di spago incrociate in gancetti per tende assicurati con del Thibracast ai lati della chiusura. La parte che copre le cosce mantiene la propria posizione sulla gamba grazie a degli elastici rossi (come la calzamaglia, parte del costume) che collegano la parte anteriore a quella posteriore; per far sì che rimanga all’altezza giusta, questa parte è anche affrancata al corpetto con fibbie di plastica e cinghie, sulle quali ho aggiunto un bottone automatico tale da evitare che l’estremità superiore non aderisse alla gamba.

Ho incollato le parti che costituiscono l’elmetto di Elise ad un cerchietto e, per assicurarmi che si mantenessero vicino alla testa, le ho collegate con un pezzo di spago; sia il cerchietto che lo spago son mascherati dai ciuffi rossi della parrucca.

Quest’ultima è stata composta a partire da due parrucche corte; una nera per la base e una rossa per i capelli centrali. Alla parte frontale della prima ho cucito del tulle nero sul quale creare l’attaccatura dei capelli a cuore di Elise, che ho delimitato con dello scotch per poi tagliare i capelli nelle zone in cui era necessario cucire ciocche rosse dell’altra parrucca. Nell’aggiunta di tutte ho anche tirato in avanti singoli capelli dalla parte anteriore della parrucca nera, che poi ho portato indietro per creare la forma a cuore dell’attaccatura dei capelli, al centro della quale ho incollato con colla vinilica pochi capelli rossi. Per far sì che la pettinatura rimanesse in posa, ho spennellato la parrucca con della colla vinilica mentre un cerchietto teneva i capelli all’indietro.

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