
L’ABC del cosplayer: i personaggi di colore (parte 3)

Spesso, proprio in funzione del loro innato carisma, i personaggi di colore sono tra i primi che ci vengono in mente quando vagliamo i personaggi che più sentiamo nostri.
Sono generalmente irriverenti, forti e carismatici, forse perchè trascinano con sé tutto il retaggio culturale delle lotte degli anni 60 per il diritto al voto ai neri.
O forse un’idea fossilizzatasi dal secolo scorso, stereotipata ed errata, di vita più serena, a contatto con la natura.
Fatto sta che non si può non amarli.

In questo caso, Yaya Han non può essere definita come Uhura. Essere una donna vestita di rosso non basta e quindi può essere considerata solo un membro dell’equipaggio del settore tecnico/comunicazione
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Star Trek – Uhura
La prima posizione spetta di diritto alla prima donna nera dell’equipaggio multiraziale per eccellenza, l’Enterprise di Star Trek.
Il suo bacio interraziale suscitò tanto scalpore quanto potente era la rivoluzione che accompagnava (quella di Martin Luther King). Era soprattutto una donna istruita e di potere: un ufficiale in sala comandi e non la solita segretaria subordinata al maschio alfa.
Poco importa se siete o meno fedeli a Zoe Saldana dei nuovi film di J.J.Abrams. Uhura è stata la bandiera della modernità di Star Trek
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Ororo Munroe – Tempesta / Storm
A proposito di rivoluzione, non si può non citare la sempreverde Marvel, bandiera dei movimenti progressisti americani (in opposizione alle posizioni più conservatrici della DC).
Successiva ai 5 originali, la seconda formazione di X-men, gruppo che più di tutti ha sempre rappresentato le difficoltà d’integrazione del “diverso”, vede un team il più variegato possibile, composto unicamente da personaggi NON statunitensi.
Tra questi spicca la regina dei venti (e successivamente Regina del Wakanda e capo degli X-men) Tempesta.
La più gettonata tra le cosplayer e la cui descrizione fisica corrisponde a un mix genetico che solo Beyoncè incarna davvero.
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Urd / Hild– Oh mia dea
Da una dea all’altra.
Urd è la sorella maggiore di Belldandy, sangue misto demone/angelo.
Tratta dalla mitologia norrena, la Urd di Kosuke Fujishima è maliziosa e seducente.
Nella stessa opera compare anche la madre, altrettanto affascinante e giovanile (demoni e angeli non hanno età).
Perfetta per fare un cosplay di coppia tra sorelle.

Non c’è nulla di male a portare una versione piuttosto che un’altra (a parte la fedeltà -anima del cosplay- che viene sacrificata). Questi costumi avrebbero reso decisamente meglio se le cosplayer se li fossero scambiati
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Cat Woman – Halle Berry
Di Selina esistono molte versioni iconiche. Di Catwoman interpretate da attrici afroamericane ne esistono ben due. La prima, quella di Eartha Kitt, dai fan ritenuta forse la migliore Catwoman di semrpe, è un po’ troppo datata e vintage per essere appetibile alle giovani cosplayer.
La seconda è quella resa celebre da Halle Berry. Sarà la nudità ma, pur con una vasta scelta, questa è la versione generalmente più gettonata in fiera. Ovviamente, da cosplayer bianche come mozzarelle che non si preoccupano minimamente di camuffare il loro candore.

Tra i vari vestiti principeschi, chi interpreta Tiana può scegliere anche la versione da cameriera, più pratica, facile e veloce.
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Tiana e il principe ranocchio
Ambientato negli anni 20 del secolo scorso, a New Orleans, Tania è una giovane afroamericana che lavora come cameriera. Non è solo lo spirito indipendente della nuova principessa a destare tanto interesse. Tiana, infatti, insieme a Mulan e Pochaontas, non è la solita principessina dai biondi capelli boccolosi.
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